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sabato 15 maggio 2010

22 Mar 2010 - 20:01:04 Il monologo della Volpe

E' la sera del 14 marzo 2010, l'atmosfera è perfetta.
La riproduzione un pò maccheronica dei soliti Porta a Porta ai quali siamo abituati, dove il protagonista assoluto è il capo che intrattiene gli ospiti con il suo monologo.
Un monologo questo che a tratti assume i connotati del soliloquio, per fortuna interrotti dalla sapiente capacità politica del presentatore che, con stima avrei visto meglio nei panni dell'intervistato. Mi aspetto un discorso forte, anche di replica alle frequenti sollecitazioni che arrivano dall'esterno.
Sono curioso, ancora emozionato dal precedente incontro. Attento fisso lo sguardo del relatore fino al punto di rimanere ipnotizzato, tutto intorno a me scompare o assume tonalità grigia.
Siamo io e lui. Il resto per me svanisce. Solo una cosa resta, quella fa fatica ad andare via, è nel mio inconscio, è l'arcobaleno che si frappone tra noi.
Quell'arcobaleno che per anni mi ha accompagnato nelle piazze, nelle manifestazioni, ovunque bisognava parlare di pace. Quel mix di colori che rappresentano l'insieme di culture, di diversità, di popoli, di ideali e di pace.
Ricordo con soddisfazione quando fu appesa la prima bandiera dalla finestra del comune che io e Marcella, in rappresentanza del CAOS regalammo al Sindaco e all'amministrazione all'indomani dell'attacco degli americani in Irak.
Ma penso al giorno in cui decisi di non indossare più la maglia di Che Guevara.
Il mercato aveva reso la sua immagine un brand, al pari della Coca Cola e capitava di vederla addosso a chiunque perchè era di moda, era trend.
Oggi in molti quella bandiera la usano o la sventolano perchè è bella, fa tendenza, come la vecchia maglia del "Che" e la vedi sventolare da chi davanti gioca bene ma dietro semina odio.
I fatti che non seguono la parola, la realtà che è diversa dai simboli che la rappresentano. Dov'è, mi chiedo, che possiamo coltivare i nostri valori se non dentro noi stessi?
Mi riprendo dallo stato di ipnosi e tutto ridiventa chiaro, nitido. Forse mi sono lasciato prendere troppo dai miei pensieri e mi rendo conto di non aver capito bene ciò che veniva detto. Sarà dipeso solo dai miei pensieri?
Improvvisamente però comincio a vedere in giro per la sala i volti degli amici di ARIANUOVA e noto che quei colori dell'arcobaleno avevano preso corpo.
Grazie ragazzi, sono onorato di far parte di questo gruppo e di camminare con Voi.

IO CI METTO IL CUORE.

massimiliano · 206 visite · 3 commenti
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http://arianuova.blogitaly.net/Arianuova-b1/Il-monologo-della-Volpe-b1-p40.htm
Commento di: massimiliano [ Membro ]
Caro Alessandro grazie per il tuo commento.
Purtoppo se ti firmi solo con il nome non sono in grado di riconoscerti e di sapere chi sei.
Non mi pare però che nelle mie frequentazioni ai consigli comunali da un pò di anni a questa parte io abbia mai incontrato nessuno con questo nome.
Non dispiacerti per noi se non siamo in grado di capire il senso del progetto politico proposto perchè sono anni che ci proviamo ma davvero facciamo difficoltà e (mea culpa) credo che se ci siamo messi in gioco è anche perchè crechiamo un metodo più chiaro e trasparente per amministrare questo paese.
Dal momento che dici il " vostro sindaco" devo pensare che forse non sei nemmeno di Collarmele, dunque di cosa parli?
Sei così convinto che non sappiamo utilizzare l'esperienza del nostro sindaco????
Possibile che non pensi invece che forse non la vogliamo utilizzare perchè il nostro modo di intendere la politica guarda in altre direzioni???
Ti saluto inviandoti il significato di monologo preso da wikipedia con la speranza di farti un favore:

Il monologo, dal greco monológos (composto di μόνος, mónos, "solo", "unico", e λόγος, lógos, "discorso"), è una composizione scenica, o parte di una composizione scenica, teatrale o di altro tipo, pensata per essere recitata da un solo attore, che è da solo in scena nel momento in cui parla.


24.03.10 @ 23:28:40
Commento di: alessandro [ Visitatore ]
Non mi è sembrato un monologo,ma piuttosto una valutazione sistemica di altissimo livello.Mi dispiace per voi che non siete in grado di carpire il senso del progetto politico proposto e che non sappiate utilizzare l'esperienza del vostro sindaco.
24.03.10 @ 20:53:13

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