I NUMERI DELLA CRISI IN ABRUZZO
Dati ISTAT ci dicono che, con riferimento al 2007, su un totale di 1.323.00 abruzzesi gli occupati sono 523.000. Di questi quelli assunti con contratti flessibili (tempo determinato, apprendisti, collaboratori, somministrati) sono 60.000.
· Gli occupati in agricoltura sono 17.000;
· Gli occupati nell’industria sono 149.000;
· Gli occupati nei servizi sono 356.000 (102.000 nel commercio).
Una ricerca CERVED attesta che il numero di aziende attive in Abruzzo è pari 150.264, così divise per provincia: Aq 30.550; Pe 35.511; Te 36.306; Ch 47.894.
Il tasso di crescita delle imprese abruzzesi appare estremamente contenuto. Su 9.689 iscrizioni, si sono riversate 8.884 cancellazioni, con un saldo di appena 805 unità (Unioncamere). Per il comparto artigiano il tasso di crescita registrato nel 2008 è infatti di appena lo 0,22% contro l'1,41% del 2007.
Secondo l’analisi del 2007 dei dott. Barricelli e Russo gli addetti nelle imprese per dimensioni aziendali nel settore privato sono ripartiti come segue:
· 171.147 sono gli occupati in aziende con dimensioni che vanno dagli 1 ai 9 addetti (micro-impresa);
· 143.301 sono gli occupati nelle aziende con oltre dieci addetti (piccola, media e grande impresa).
Per il CRESA, nel III semestre 2008 (non sono ancora disponibili quelli relativi all’ultimo semestre 2008), con riferimento all’indice di produzione industriale, in Abruzzo i settori più colpiti dalla crisi sono i seguenti:
· Tessile abbigliamento e calzature (-11,1%)
· Chimica (-4,4%)
· Elettronica (-4%)
La situazione è particolarmente drammatica nel settore “elettronica e telecomunicazioni” dove per un totale addetti pari a 2.983 unità, ben 2.267 si trovano in mobilità o cassa integrazione il 75%. Addirittura nella provincia dell’Aquila su un totale di 1.711 lavoratori, il 96%, ovvero 1658 unità si ritrovano coinvolti nelle crisi.
I segnali di sofferenza più forti sono arrivati dalle piccole e medie imprese. Nelle piccole imprese (10-49 addetti), nel terzo trimestre 2008, l’indicatore della produzione è sceso del 5% rispetto al terzo trimestre del 2007 mentre meno marcato è stato il calo (-3,7%) nelle imprese di medie dimensioni (50-250 addetti). L’andamento dell’occupazione da luglio a settembre 2008 rispetto allo stesso periodo del 2007, si è differenziato a seconda delle dimensioni aziendali:
· Da 10 a 49 addetti (piccole aziende) -2,6%
· Da 50 a 249 addetti (medie aziende) -1,1%
· Oltre i 250 addetti 2,3%
Probabilmente i dati relativi al IV trimestre del 2008 subiranno un'ulteriore flessione negativa, dato che tutti gli indicatori portano in quella direzione.
· Gennaio 2009: 2.47.142 ore
Variazione percentuale: 204,73%
Unità virtuali: 14.791
(informazioni tratte dal sito www.italialavoro.it)
Dati ISTAT ci dicono che, con riferimento al 2007, su un totale di 1.323.00 abruzzesi gli occupati sono 523.000. Di questi quelli assunti con contratti flessibili (tempo determinato, apprendisti, collaboratori, somministrati) sono 60.000.
· Gli occupati in agricoltura sono 17.000;
· Gli occupati nell’industria sono 149.000;
· Gli occupati nei servizi sono 356.000 (102.000 nel commercio).
Una ricerca CERVED attesta che il numero di aziende attive in Abruzzo è pari 150.264, così divise per provincia: Aq 30.550; Pe 35.511; Te 36.306; Ch 47.894.
Il tasso di crescita delle imprese abruzzesi appare estremamente contenuto. Su 9.689 iscrizioni, si sono riversate 8.884 cancellazioni, con un saldo di appena 805 unità (Unioncamere). Per il comparto artigiano il tasso di crescita registrato nel 2008 è infatti di appena lo 0,22% contro l'1,41% del 2007.
Secondo l’analisi del 2007 dei dott. Barricelli e Russo gli addetti nelle imprese per dimensioni aziendali nel settore privato sono ripartiti come segue:
· 171.147 sono gli occupati in aziende con dimensioni che vanno dagli 1 ai 9 addetti (micro-impresa);
· 143.301 sono gli occupati nelle aziende con oltre dieci addetti (piccola, media e grande impresa).
Per il CRESA, nel III semestre 2008 (non sono ancora disponibili quelli relativi all’ultimo semestre 2008), con riferimento all’indice di produzione industriale, in Abruzzo i settori più colpiti dalla crisi sono i seguenti:
· Tessile abbigliamento e calzature (-11,1%)
· Chimica (-4,4%)
· Elettronica (-4%)
La situazione è particolarmente drammatica nel settore “elettronica e telecomunicazioni” dove per un totale addetti pari a 2.983 unità, ben 2.267 si trovano in mobilità o cassa integrazione il 75%. Addirittura nella provincia dell’Aquila su un totale di 1.711 lavoratori, il 96%, ovvero 1658 unità si ritrovano coinvolti nelle crisi.
I segnali di sofferenza più forti sono arrivati dalle piccole e medie imprese. Nelle piccole imprese (10-49 addetti), nel terzo trimestre 2008, l’indicatore della produzione è sceso del 5% rispetto al terzo trimestre del 2007 mentre meno marcato è stato il calo (-3,7%) nelle imprese di medie dimensioni (50-250 addetti). L’andamento dell’occupazione da luglio a settembre 2008 rispetto allo stesso periodo del 2007, si è differenziato a seconda delle dimensioni aziendali:
· Da 10 a 49 addetti (piccole aziende) -2,6%
· Da 50 a 249 addetti (medie aziende) -1,1%
· Oltre i 250 addetti 2,3%
Probabilmente i dati relativi al IV trimestre del 2008 subiranno un'ulteriore flessione negativa, dato che tutti gli indicatori portano in quella direzione.
Cassa integrazione:
· Gennaio 2008: 810.612 ore· Gennaio 2009: 2.47.142 ore
Variazione percentuale: 204,73%
Unità virtuali: 14.791
(informazioni tratte dal sito www.italialavoro.it)
Post
Nessun commento:
Posta un commento